La Maschera
La maschera, con Gladis e Graffiti, dà vita alla Trilogia, duecento racconti distribuiti su tre volumi.
Insieme narrano l'uomo. Separatamente, ognuno tocca i desideri, le virtù e la curiosità, i giochi d'amore e la morte, fino a sfiorare l'assurdo e il regno dell'impossibile.
Il titolo La maschera, Racconti di sogni, paure e follie umane, è tratto dal brevissimo racconto che esplora il profondo della coscienza e le intime stanze dell'Io.
La maschera contiene storie e immagini che abitano l'uomo nel suo quotidiano, il giorno e la notte, nel viaggio onirico e nel dormiveglia. Incubi e visioni occulte, l'alito dello spazio e del tempo, il velo che annebbia la verità, l'inganno e l'invidia, il pensiero delle cose, la vendetta dei corpi inerti, il loro potere soprannaturale, le ambizioni degli insetti e la reincarnazione, il viaggio nel ventre del Cosmo e l'assurdo, la morte digitale e il ricatto, l'ossessione del numero e il delitto.
Racconti che svelano il potere e l'energia della parola.
Insieme narrano l'uomo. Separatamente, ognuno tocca i desideri, le virtù e la curiosità, i giochi d'amore e la morte, fino a sfiorare l'assurdo e il regno dell'impossibile.
Il titolo La maschera, Racconti di sogni, paure e follie umane, è tratto dal brevissimo racconto che esplora il profondo della coscienza e le intime stanze dell'Io.
La maschera contiene storie e immagini che abitano l'uomo nel suo quotidiano, il giorno e la notte, nel viaggio onirico e nel dormiveglia. Incubi e visioni occulte, l'alito dello spazio e del tempo, il velo che annebbia la verità, l'inganno e l'invidia, il pensiero delle cose, la vendetta dei corpi inerti, il loro potere soprannaturale, le ambizioni degli insetti e la reincarnazione, il viaggio nel ventre del Cosmo e l'assurdo, la morte digitale e il ricatto, l'ossessione del numero e il delitto.
Racconti che svelano il potere e l'energia della parola.
Estratti di alcuni racconti:
La maschera
Mi sono avvicinato al viso fino a penetrare il suo alito, attraverso la sottile fessura tra le palpebre irrigidite l’ho sorpreso mentre socchiudeva gli occhi. Sento che mi spia. Non ho dubbi. Ho acceso altre luci per studiare molto da vicino, quasi a contatto, i pori della pelle, la leggera peluria delle guance, la profondità delle rughe intorno agli occhi. Con il palmo della mano ho stretto la gola e subito gli occhi si erano dilatati. Ho insistito a stringere e gli occhi incespicavano, si chiudevano…. |
Occhiali
Da qualche tempo al risveglio, quando infilo gli occhiali, sento che taluni oggetti, conservati sempre con grande cura e fino a ieri privi di vita, ora sono presi dal desiderio di comunicare e cercano di mettersi in contatto con me, con il mio spirito. Credo mi vogliano parlare. Non ho ancora appreso a decifrare completamente i segnali che mi inviano, ma presto sarò padrone del loro linguaggio. La cosa, di per sé nuova, mi impressiona… |
Il chiosco
Il luogo era là dove mi trovavo, dove credevo di stare fino a che l’ultimo giornale non aveva preso il volo. Era luogo per tutti, finché la saracinesca non si abbatteva. Chiuso per ferie. Chiuso per lutto. Chiuso, semplicemente chiuso e da quell’istante spariva il bisogno di riviste e giornali e nasceva un altro luogo e fino all’indomani nessuno avrebbe martellato quel perimetro di latta per sapere le cose del mondo. La gente passava e il chiosco era morto, sepolto dalle notizie invecchiate… |