AIO
Una storia vera
30 anni di scritti dal carcere
Vincitore Premio Quasimodo
«Aio l’ho conosciuto alle lezioni di informatica e poi di inglese e delle altre materie. L’ho portato alla laurea. Ogni 7 giorni, 11 cancelli di ferro da varcare, telecamere a ogni angolo e ore di studio, ricordi, confessioni e 3 anni dopo gli abbracci durante i permessi. Aio mi ha scelto per scrivere la sua fantasia, la storia vera di una vita di follie, trasgressioni, latitanze e di 30 anni di galera in 17 carceri. A 53 anni, storia di mala vita o di vita vissuta? Aio è monello figlio della strada e della strada ha rigettato violenza e crudeltà, ha succhiato astuzia e destrezza, ha goduto nel piacere della preda e con l’adrenalina della caccia. Gli basta un giorno per rubare anche 5 auto e in 24 ore da solo sa rapinare 3 banche. È leggendario. Al suo attivo 2500-3000 auto rubate su commissione e 380-400 banche rapinate. Ha perso il conto. Principe dei rapinatori, il suo male è la femmina, ricercato e corteggiato allo spasimo, capace di un rapporto sessuale nella sala ricevimento parenti del carcere, quel venerdì, lui, lei e il piacere del rischio, dell’azzardo, del pericolo.»
Aletti Edittore
Genere: Problemi e servizi sociali
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp. 376 - €16.00
Aletti Edittore
Genere: Problemi e servizi sociali
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp. 376 - €16.00
Presentazione online del libro
29 ottobre 2020, ore 18
29 ottobre 2020, ore 18
Pagina Facebook
Compagnia La Pulce
(email: [email protected])
sito internet: www.compagnialapulce.it
Tanti importanti ospiti parteciperanno alla diretta che sarà moderata da Enzo Valeri Peruta:
Compagnia La Pulce
(email: [email protected])
sito internet: www.compagnialapulce.it
Tanti importanti ospiti parteciperanno alla diretta che sarà moderata da Enzo Valeri Peruta:
- Vinicio Nardo - Presidente Ordine Avvocati di Milano
- Cosima Buccoliero - Direttrice Carceri di Milano
- Roberto Bezzi - Responsabile Area Educativa Carceri di Milano
- Giovanna Di Rosa - Presidente Tribunale Sorveglianza di Milano
- Alessandro Quasimodo - Poeta, Attore, Regista
- Vincenzo Rampolla – Scrittore
- Aio – Protagonista
Qualche commento:
G. di Rosa: Buongiorno e un sincero augurio di una buona rinnovata vita ad Aio.
C. Buccoliero: Grazie a lei. E' stata una serata molto emozionante.
Elena: Ho guardato molto più tardi il video su Facebook a diretta terminata, molto molto interessante. È una enorme soddisfazione per te aver redarguito quello scavezzacollo di Dario fino alla laurea. Hai fatto un bel miracolo, educare le persone è una capacità innnata delle persone straordinarie come te. Doveroso farci un libro, un’esperienza unica e così bella non poteva restare solo nei ricordi ma condivisa.
Clementina Falchetti · 1:22:36 interessantissimo momento di confronto! complimenti!
Debora Gorga · 1:42 Che libro meraviglioso
Alessandra Lombardo · 1:24:32 Dario, ascoltati nel profondo del tuo cuore.
Marinella Perra · 1:24:08 Molto emozionante
Giorgia Torri · 1:21:52 Grandissima e grandissime testimonianze . GRAZIE a voi
Gianluca Brambati · Io l’ho conosciuto da insegnante al carcere di Como. E posso testimoniare, sia la sua capacità di imparare, che la sua guasconeria e la sua capacità da leader.
E gli ho sempre riconosciuto la sua capacità di essere accanto e sostenere gli altri detenuti.
Alessandra Lombardo · 1:08:43 Un bel confronto umano, insolito, emozionante e coraggioso.
Marinella Perra · 40:01 Complimenti a tutti.
Anna Marinelli · 37:44 spero davvero che non sia una caratteristica degli avvocati bergamaschi..
Giorgia Torri · 30:39 Complimenti. Presentazione emozionante
Emanuela Milito · 17:02 Grande cugino
Gianluca Brambati · 16:44 Ciao Dario!!!!
Anna Marinelli · 14:42 Complimenti Dario!
Rosa Ciminelli · 13:34 Grande Vincenzo🥰🥰
Silvano Ceresoli · 9:38 Grande Vincenzo
Estratto:
Ero sul furgone della Polizia Penitenziaria all’entrata di una Comunità terapeutica. Arrivarono i Carabinieri del luogo a controllarmi. Finito tutto ‘sto movimento di sbirritudine chiesi di parlare con il responsabile della Comunità. Mi portarono in un ufficio dove c’era una bella donna sui 50 anni che subito mi chiese che problema avevo. Ci portarono la cena nel suo ufficio. Le raccontai una fraccate di palle, le dissi che ero innocente. Mia bella signora, tu mi devi aiutare. Grazie per il complimento, disse. Aiutare in che senso? Mò ti spiego.
Le dissi che non volevo ritornare in carcere e che avevo i mezzi per andare fuori dai coglioni e se mi aiutava le avrei fatto avere il suo tornaconto con una generosa offerta di soldi. Lei mi fece chiaramente capire che voleva ben altro in cambio. Raccontò. Aveva 50 anni e prima del ruolo di Direttrice aveva conosciuto la strada. Le chiesi se poteva accompagnarmi alla stazione… mi disse di no, non voleva casini rischiando un favoreggiamento in evasione.
Le misi il muso ma poi finimmo a letto insieme, a 33 anni era la donna più grande di età che mi fossi mai scopata. Il giorno dopo, domenica mi alzai alle 5.00, feci una doccia al volo, mi vestii, lei mi consegnò portafoglio, soldi e cellulare, la toccai e con un bacio buona fortuna disse. Erano le 5,30 del 24 maggio 2001 e io ero di nuovo latitante, uccel di bosco. Arrivai al primo paesino che erano le 7.00. Al suono delle campane mi infilai in chiesa, sentii la messa e intanto mi misi a parlare con una signora, una bacchettona. Riempii di bugie anche questa, dicendole che da tempo ero in Comunità e quasi al termine del programma terapeutico e che stavo andando a casa qualche giorno dai miei, ma non sapevo come arrivare alla stazione, a quell’ora non c’erano mezzi pubblici.
La paolotta fece la sua buona azione quotidiana. Finita la messa mi caricò in auto e mi portò fino alla city, 2 ore di viaggio. La salutai e lei mi disse: fai il bravo… mi scappò una mezza risata. Erano quasi le 10 e io ero sotto casa di Irene, domenica e un giorno di vantaggio. Solo la mattina dopo i carabinieri avrebbero dato ai giudici la notizia dell’evasione.
Le dissi che non volevo ritornare in carcere e che avevo i mezzi per andare fuori dai coglioni e se mi aiutava le avrei fatto avere il suo tornaconto con una generosa offerta di soldi. Lei mi fece chiaramente capire che voleva ben altro in cambio. Raccontò. Aveva 50 anni e prima del ruolo di Direttrice aveva conosciuto la strada. Le chiesi se poteva accompagnarmi alla stazione… mi disse di no, non voleva casini rischiando un favoreggiamento in evasione.
Le misi il muso ma poi finimmo a letto insieme, a 33 anni era la donna più grande di età che mi fossi mai scopata. Il giorno dopo, domenica mi alzai alle 5.00, feci una doccia al volo, mi vestii, lei mi consegnò portafoglio, soldi e cellulare, la toccai e con un bacio buona fortuna disse. Erano le 5,30 del 24 maggio 2001 e io ero di nuovo latitante, uccel di bosco. Arrivai al primo paesino che erano le 7.00. Al suono delle campane mi infilai in chiesa, sentii la messa e intanto mi misi a parlare con una signora, una bacchettona. Riempii di bugie anche questa, dicendole che da tempo ero in Comunità e quasi al termine del programma terapeutico e che stavo andando a casa qualche giorno dai miei, ma non sapevo come arrivare alla stazione, a quell’ora non c’erano mezzi pubblici.
La paolotta fece la sua buona azione quotidiana. Finita la messa mi caricò in auto e mi portò fino alla city, 2 ore di viaggio. La salutai e lei mi disse: fai il bravo… mi scappò una mezza risata. Erano quasi le 10 e io ero sotto casa di Irene, domenica e un giorno di vantaggio. Solo la mattina dopo i carabinieri avrebbero dato ai giudici la notizia dell’evasione.